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eco albero di Natale - Santarcangelo di Romagna |
19 / 12
Le parole sono uscite fuori facendosi trasportare dal vento gelido, forte, impetuoso, irregolare...
la pioggia scende a singhiozzo e le nubi grandi nel cielo dipingono queste poche e buie ore diurne.
Ore particolari dai confini ben netti, come salti nel burrone, come avventure nel bosco quando si teneva la mano stretta stretta a quella grande del papà perchè c'era una paura più grande di noi che superava l'immensità delle montagne.
Era la paura del buio e dell'ignoto che tanto dava elettricità all'atmosfera dei giochi, quando si era attratti da ciò che era proibito e nascosto.
Scherzetti, risa, urla si mecolavano per stemperare la crescente tensione.
Ora vivo questo intervallo di tempo come un intervallo tra il pieno e il vuoto perchè non sono ancora pronta per creare, fare, costruire, e nemmeno ho la lucidità necessaria per mettere insieme un progetto.
Ora posso solo deliziarmi del momento presente che ha una sua chiara bellezza.
Le parole sono stese ad asciugare su un filo con mollette che le fissano per non farle scivolare via. Si stagliano nette sullo sfondo di un cielo color latte che preannuncia una notte di fiocchi di neve.
Ora mi dà felicità una mattina di sole coccole, un passaggio di carezze tra, te, me, loro, noi...
e penso a questo nostro amore coraggioso che ha cavalcato per miglia lontane, che ha sconfinato oltre il paese natìo, che si è lasciato schiacciare da ogni turbamento ma non si è frantumato mai.
Si è solo un po' inclinato per riuscire a vedere bene: oltre la superficie c'è ancora qualcosa per cui vale la pena vivere.
Sì, vivere... vivere e basta. Ascoltare la vita che pulsa, il cuore che batte. Accorgersi che il respiro è un cerchio che non finisce e il contatto umano, di qualsiasi natura esso sia, è un altro passo in più verso la scoperta della propria luce interiore.
Anche se tornerò con una filastrocca natalizia...comincio a lasciarvi i miei più sentiti e sinceri auguri di Buon Natale.