Cosa si infila dentro i sogni senza fare quasi rumore? Quello che voglio fare entrare io, immagino.
Uno zaino sbiadito verde, dimenticato là, in fondo alla meta, sotto la montagna.
La mia bambina non ha finito la sua gita. Io sono andata a prenderla prima e la maestra vestita di bianco me l'ha riportata ma non è più la stessa cosa...perchè i sogni sono magici e in continuo mutamento.
Le cose si trasformano in altre cose e io sono in grado di spostare una macchina e un pulmino contemporaneamente e di invitare persone sconosciute a fermarsi un po' nel luogo che ho scelto per riposare.
Ora non è difficile imparare a volare e non è difficile fare amicizia e lasciarsi andare senza barriere. Imparare a stare con gli altri senza giudizi e aspettative.
Nella realtà non accade e tutto a volte risulta più difficile. Sento la pesantezza sulla pelle e alla sera sono sfinita stanchissima, quasi sempre è così.
Allora capita che arrvano i sogni a compensare e a lanciare preziosi messaggi simbolici che non sono necessariamente da decifrare (ogni cosa ha il suo tempo). Non importa sapere cosa,quando e perchè...quella è la mente che vuole avere il controlo, capire, sviscerare tutto e ridurre la bellezza misteriosa in un oggetto senza anima, frmmenti che ormai non possiamo più unire.
Così prendo il mistero intatto dei sogni con me e ne divento parte. Il messaggio sono io!
Sono arrivata al centro del sogno...insieme allo zaino dimenticato sotto alla montagna.
Vorrei essere così sicura come nel sogno anche nell'azione quando mi muovo a realizzare i miei progetti creativi...loro mi parlano sparsi nelle cartelle, nelle buste, nei quaderni...mi chiamano...vogliono unirisi e creare una forza per me, per aiutarmi a continuare, per non farmi tralasciare, perchè l'inidfferenza non vinca ancora.
( 15 agosto 2013)
15 agosto 2014 - un albero grande e magico |
15 agosto 2014 - passeggiata del mattino |
"La bambina che salvava i libri" è un libro poetico e bellissimo che non dimenticherò facilmente. La tragica e appassionante vicenda che racconta mi è entrata dentro prendendosi un pezzetto di me.
L'insolita voce narrante è la morte che accompagna la lettura con forza incisiva, ma anche con estrema delicatezza, a volte si muove in punta di piedi, altre volte invece arriva pesante e si fa sentire, come un grosso peso sullo stomaco.
Inoltre la narratrice sa descrivere magistralmente i colori del cielo che cambiano seguendo la temperatura degli stati d'animo dei personaggi e l'andamento drammatico della storia.
Ci si affeziona piano e poi sempre di più ai personaggi e ci si immedesima nella bambina protagonista: viene voglia di essere lì con lei per tenerle la mano, per esserle almeno un pò vicino.
Questo libro è stato per me una grande lezione di umanità, unico e diverso nel suo genere.
Le parole dentro il libri, le parole e il ritmo della scrittura salvano e compiono piccoli miracoli in una realtà senza nessuna speranza.