Tutto scorre in questa umida, afosa serata d'agosto.
Già i pensieri si girano a guardare il futuro vicino: l'inizio di settembre, l'inizio delle scuole, la luce che cambia e gli stati d'animo che si trasformano per diventare lievemente malinconici.
Per un po' si rimane sospesi in questo caldo eccessivo, fuori dal tempo, sospesi tra intervalli dove i pensieri galleggiano senza più ricordare i propri collegamenti.
I pensieri ci sono e basta. Io li guardo galleggiare dentro le bolle che si formano nel caldo di un giorno pieno di sole.
Un giorno è dilatato, un giorno è compresso...
Ogni giorno si prende il suo ritmo senza però portare dietro anche me.
Come è bello perdersi ancora tra i sorrisi della vita, dentro gli sguardi divertiti e le voci familiari, nella sostanza argentata che solo le giravolte dei bambini sanno fare rinvenire.
Ho ripreso la mia lente magica dimenticata tra le pieghe della borsa del folletto. L'ho usata per vedere meglio e per scoprire tesori invisibili. Ho sentito nuovamente la voce amica che mi invita a scrivere per me, per il bene che si prende cura, per la scintilla che accende la fantasia, per il cuore che batte all'unisono con il resto del mondo.