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lunedì 15 luglio 2013

Amorevolmente...


Amorevolmente parlo a me stessa in un dialogo di luci e ombre,
in un viaggio infinito caratterizzato da sonni profondi e ampi respiri
divento consapevole della mia voce più autentica
quella che ancora crede nei sogni più audaci e coraggiosi...








...poi si siede e osserva la curva ad onda  di un ciuffo di capelli 
e lo struggimento più dolce si impadronisce di lei:

- quante volte avrei potuto fare di più, quante volte un gesto avrebbe dato conforto al cuore assettato d'amore, quante volte sono passata senza fermarmi, non ho lasciato un sorriso ai miei figli e distratta da altre cose non mi sono lasciata alle spalle l'angoscia del 'fare' per fermarmi con loro a giocare, quante volte...
in realtà non lo so.
So che le volte che l'ho fatto hanno riempito di calore e colore ogni vuoto, forse hanno anche lasciato qualche piega morbida, libera di muoversi.
Perché la libertà per essere tale, ha bisogno di vuoto per muoversi meglio e scegliere da sola quale sentiero prendere.
So di non poter arrivare dappertutto. La vita è multiforme e contiene dentro di sè  domande, risposte, contraddizioni infinite, rivelazioni improvvise, illuminazioni...
Tutto esiste e va sperimentato, con o senza di me
e più queste tre parole - senza di me - risuonano precise e chiare, più mi rendo conto di esserci comunque, come osservatrice da lontano o come colei che veglia da vicino.

Con un gesto e poi via... 
fuori dal cerchio attorno alla vita,
 nel respiro di ogni giorno.




mercoledì 21 marzo 2012

Mutamenti







Mi commuovo per ogni piccola cosa, e specialmente  per la trasformazione sottile ma profonda che ho avvertito all'interno della mia famiglia fin dall'inizio di quest'anno.
E' decisamente cominciata una nuova fase, anche se non è arrivata in modo netto e nemmeno con uno strappo doloroso da quella precedente.

I miei tre figli, i miei tre tesori, sono decisamente cresciuti. 
Partendo dal maggiore che si è fatto grande (il prossimo mese compirà 16 anni). Ora  ha una fidanzatina di cui è innamoratissimo, si vedono ogni volta che hanno un po' di tempo libero o lui a casa di lei o lei a casa nostra e nel fine settimana escono con gli amici.
Già questo evento mi ha fatto sentire diversa.

Poi c'è il secondo, il mio folletto Fede, che frequenta la prima media e sta sperimentando e scoprendo la libertà e l'autonomia...ma è giusto che sia un po' contenuto da me e dal babbo...altrimenti se fosse per lui  non tornerebbe che a sera inoltrata dai suoi giri con la bici insieme ai suoi coetanei.  
In questo senso devo avere mille occhi e mille orecchi anche dove prima non li avevo.

Infine c'è la piccola Eli, che è sempre piccola ma non più tanto piccola...oggi compie sette anni e mezzo e il suo atteggiamento è sempre stato più maturo rispetto alla sua età. E' tosta e testona e non si fa mettere sotto da nessuno. Si asciuga i capelli da sola, si trucca e brontola quando i vestiti che vuole lei non sono pronti...

Dentro a tutto questo cambiamento generale che è fisiologico, ci sono io, la mamma...di cui tutti hanno bisogno e che per tutti deve essere sempre  disponibile.

Ma io come  mamma mi sento un po' diversa, forse sempre più donna che mamma. 
Sento un campanello che suona all'interno che  mi avverte che è giunto  il momento di riprendersi un po' del tempo perduto. Questo mi crea confusione e un certo mancamento...perchè se penso sul serio a me sempre di più a casa da sola e loro in giro nel "mondo" per crescere e diventare più forti  e autonomi, mi assale la malinconia.  
Ma è solo un attimo, poi tutto passa e ...so che i tanti semi che ho piantato daranno vita a fiori e piante che già solo per la loro bellezza mi ripagheranno di tutto quanto.
Già qui,  adesso lo stanno facendo...anche se è un momento complicato..."don't worry", mi ripeto, ogni cosa ha il suo tempo e ora questo tempo è così.