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martedì 3 maggio 2011

Diario






Semplicemente accade di arrivare ad un punto in cui non si può più fare a meno di scrivere, di riflettere, di guardarsi dentro.
Ricompongo le voci che risuonano piano nella orecchie, come frammenti pescati tra le pagine del quaderno rigato, composizione che si fa insieme carezza e canzone dolce.

Succede così per caso di ascoltarsi e di scoprire nuove angolazioni, le stesse di sempre,
ma con un vestito dal colore nuovo tutto assume un tono differente.

Un sogno riaffiora:
nelle sue combinazioni combacia con la realtà
dentro leggi inspiegabili ma possibili.

Sognare...ooohhh...cantare ooohhh...volare ooohhh...ricordare... ooohhh!!!





Bonifacio è un cappello che percorre il piazzale e io lo inseguo curiosa con lo sguardo.
Ogni spazio si apre come una sorpresa e il mare è lo sfondo blu, chiaroscuro costante, movimento che accompagna la luce e il buio.
Si ascolta dentro, continuo e senza stacco, ricordo dorato, vacanza sogno reale, rivive ad ogni arrivo e ad  ogni partenza.
Porto alto, scogliera d'amore, musica e poesia.

Sei ormai sciolto come sale dentro me. Quando l'alchimia ha avuto inizio il sole era già alto e la mia luce ha cominciato ad intuire la fine, perchè dentro ogni principio si può trovare anche il suo compimento.
Ora non mi fermo e come onda del mare mi dissolvo nel buio notturno, mantello invisibile, ma sicuro.