lunedì 13 giugno 2011

L'estate arriva...




 
Riflessi dell' anima - acquerello su carta di cotone- cm.19x29



12 giugno 2011
Una delle cose che più mi fanno sentire bene è scrivere liberamente senza preoccuparmi del giudizio altrui. Come un'onda che sa già che non potrà fermarsi io scrivo e mi ritrovo tra  le braccia di una conca, una baietta tra le rocce protetta dal mare aperto, rifugio segreto di antichi navigatori. 
So che se lascio aperti i passaggi e faccio entrare l'acqua salata anche solo per un attimo sarò diversa ma solo in apparenza...oppure mi lascerò portare via da quell'unica ondata, capace di trasformare: una nuova vita inizierà mentre un'altra vita finirà.
Ci sono dei temi cosmici che ciclicamente ritornano e mi accompagnano.
Tra pochi giorni ci sarà il solstizio d'estate e io voglio essere sveglia e pronta ad ascoltarlo, questo passaggio di luce, questo cambio stagionale, un tuffo nell'intensità e nel punto più protetto del tempo che scorre. 

L'estate arriva e ci porterà doni accesi dalla durata breve. 
Risate gioiose, suoni di tamburi e celebrazioni sotto notti di stelle magnifiche.
Non passerò un'estate sola senza aver amato con tutta la passione che ho dentro.
Non è importante quanti anni ho, l'estate con la sua voce mi chiama e mi invita ancora una volta a lasciare andare ogni resistenza dentro la danza dei fuochi accesi.















venerdì 10 giugno 2011

Viaggiare leggeri



VIAGGIARE LEGGERI - quando tutto ebbe inizio -

In una luminosa mattina primaverile  Agata si trova  a rileggere le lettere spiegazzate  dentro una borsa di cuoio appoggiata in fondo, nella penombra della sua camera mansardata.
Respira l'odore del tempo passato, un certo odore di muffa misto alla consapevolezza amara che certi tempi baciati dalla leggerezza  sono ormai passati.

"Ancora un'altra mattina finisce e non mi decido a prendere in mano la situazione" pensa sconsolata,
" non ascolto i messaggi in codice che ciclicamente  mi arrivano dall'immenso spazio dentro me. Continuo a correre dietro a certi pensieri affogati nella quotidianità...mi perdo...dentro la stanchezza dentro la noncuranza.
Eppure basterebbe costruire qualcosa passo dopo passo, un pezzettino al giorno...creare luce senza fare tanto rumore...non disperdere tanta energia dietro ciò che non è partito da me..."

Questo insieme di idee senza capo né  coda occupano la testa di Agata, una donna di mezza età che ancora confonde i sogni con la realtà e che, nonostante abbia preso l'impegno grande di essere ogni giorno mamma di tre figli che crescono e compagna di vita di un uomo dal cuore grande, non si vuole rassegnare, quasi  volesse fermare il tempo. 
Allora registra con gesti e carezze: timbra  parole e  immagini su fogli volanti, dispersi in mezzo a pile di libri e  fascicoli a puntate.

Ed è così che, in mezzo a tutta questa  grande confusione di pensieri e idee,  tutto inizia. 

Mimando certi momenti rituali di gioco insieme alla sua bambina interiore, si appresta ad aprire il grande librone dalle pagine pregiate un poco ingiallite e lì, con la penna in mano  unisce  le acrobazie intrecciate ai suoi ricordi con una voce chiara, ma sussurrata appena.
"Ci sarà forse qualcuno ad ascoltarmi?" si chiede.
Ora però non si può più fermare e si butta dentro la porta che aveva aperto tanti  anni addietro, quando la si oltrepassa non si può più tornare indietro, questo è certo, lei già lo sa.


Chiude gli occhi e ricorda, come  fosse stata ancora  lì in quel momento.

Era una giornata luminosa, calda e piena di sole in una terra lontana, dorata di  spezie e poesia.  Lei era sola, ma mai si era sentita così abbracciata al tutto  come in quelle ore magiche.
Ascoltava dentro di sé una voce amica e distinta  e sapeva che ormai era arrivato il momento di non preoccuparsi più: si sarebbe lasciata andare all'esistenza e con silenziosa grazia sarebbe entrata nel disegno creato apposta per lei.
Quanto era lucido quel momento come uno specchio dai confini sfumati, ma nel suo centro preciso la freccia era oramai scoccata. Il volo ad arco aveva raggiunto il punto che si era prefissato!
Voleva correre e gridare al mondo quanto si sentiva pronta, libera, aperta alla vita. Non poteva essere altro che lì.
Sentiva il suo profumo vicino più che nello spazio nel tempo. Era  certo:  tra poche ore si sarebbe preparata per andare alla festa della luna piena in quella notte di Gennaio, nella sua amata terra d'Oriente.
Poco dopo  era lì che ballava scalza. In mezzo a tanta  gente senza essere con nessuno.
Chi erano quelle ombre nella notte che ballavano e si muovevano?
Ora era lontana dall'oscurità la luna piena la avvolgeva nella sua luce.
Si fermò e si sedette  per una  pausa. Un ragazzo abbronzato dal viso aperto e amichevole le si avvicinò e le sorrise cominciando  a parlarle...la voleva conoscere: sì certo, era  italiano come lei!
Dopo pochi attimi  i due ragazzi si abbracciavano,  consapevoli di essere arrivati a casa insieme.

Il loro incontro provocò scintille e armonia, il loro incontro fu solo l'inizio di una grande e magnifica avventura d'amore durata per un bel pezzo di vita.


giovedì 2 giugno 2011

La porta nell'albero


maggio 2011 - pastelli colorati su cartoncino ruvido cm.24x33


La piccola fata si è avvicinata all'albero con la porta.
In una notte illuminata dalla luna,
 ha preso una sacca piena di semini e li ha fatti cadere sulla morbida terra.
La fatina abita in questo albero incantato che solo in  certi momenti diventa porta, arcobaleno e culla di sassi e oggetti preziosi.
Di giorno gli uccellini si posano su di lui per ascoltare voci e suoni da tempo dimenticati. 


"Nella differenza trovo lo slancio e una forza segreta per andare avanti."

lunedì 23 maggio 2011

L'eremita


The little Hermit


Apri le finestre e ascolta gli uccellini, in questa stagione cantano e celebrano gioiosi!
Non tutto è andato perso sai? Si può ancora recuperare il tempo perduto anche perchè ogni giorno è ricco di opportunità da cogliere al volo.
Basta prendere la rincorsa,  fare un salto e accorgersi del venticello che dà sollievo.


Non chiuderti a riccio dentro il tuo dolore, accogli l'oscurità quando arriva, ma accendi la tua lanterna per vedere. Cammini da sola ma guidata da una voce chiara che nemmeno per un istante ti perderà di vista.




Ecco è proprio la carta dell'Eremita che ho trovato sola in mezzo ai libri e alla cassette vhs di  F.Truffaut, tra gli scatoloni nell'oscurità della stanza.
Mi ha colpito l'eleganza e la centratura della figura, ma soprattutto  la luce accesa della lanterna che tiene in mano. Un messaggio preciso, prezioso, magico!





"L'Eremita è il vecchio saggio che fonda l'avvenire sulla conoscenza del passato, procedendo a passi lenti e prudenti, in assoluta solitudine. Si appoggia a un nodoso bastone, col quale capta le energie istintive dell'universo, che sa di dover sottomettere e controllare perché non divengano distruttive. La mano destra tiene sollevata una lanterna che gli illumina il cammino ma che egli stesso vela parzialmente con un lembo del proprio mantello per non ferire gli occhi del passante, non avvezzi alla luce del sapere. Ma si tratta di un sapere sul quale non si fa illusioni, perché lo riconosce infinitesimale in confronto a ciò che deve ancora imparare. Non per nulla la sua grande dote è la modestia: è la coscienza che il proprio sapere, confrontato all' entità della scienza, è ancora nulla. CosÌ, rinunciando alle orgogliose ambizioni intellettuali, si limita umilmente a raccogliere le nozioni indispensabili al suo viaggio su questa terra."

http://www.itarocchidigabriella.it/eremita.htm





venerdì 6 maggio 2011

Finestra di stelle





 4 maggio 2011

Sono storie semplici, le mie; piccole, alate, viaggiano nello spazio e nel tempo.

Si possono incontrare e mescolare come fossero dentro un magico caleidoscopio.
Ma ancora non hanno raggiunto concretezza e nemmeno una minima forza di gravità.
Sto lavorando per questo.


"Piccola Elisa, quante volte hai desiderato accendere le piccole luci soffuse dentro la sera per guardare silenziosa dalla finestra l'incantesimo del cielo stellato?
E quante volte il ricordo di quel piccolo momento si è moltiplicato ingrandendosi  così tanto da occupare lo spazio presente? 
Sì, piccolina, lo faremo ancora! 
Così potrai sentirti vicina a me e nello stesso tempo volare leggera nello spazio immensamente blu che circonda le stelle."

Comincia da oggi il mio libro, il mio lavoro, la mia avventura. Tirerò fuori storie semplici ma con le ali, letterine, messaggi, pensieri, sogni.
Storie piccole, spezzate, allungate, tante volte ascoltate...
Grazie a chi mi legge, a chi mi ascolta, a chi mi è vicino!

martedì 3 maggio 2011

Diario






Semplicemente accade di arrivare ad un punto in cui non si può più fare a meno di scrivere, di riflettere, di guardarsi dentro.
Ricompongo le voci che risuonano piano nella orecchie, come frammenti pescati tra le pagine del quaderno rigato, composizione che si fa insieme carezza e canzone dolce.

Succede così per caso di ascoltarsi e di scoprire nuove angolazioni, le stesse di sempre,
ma con un vestito dal colore nuovo tutto assume un tono differente.

Un sogno riaffiora:
nelle sue combinazioni combacia con la realtà
dentro leggi inspiegabili ma possibili.

Sognare...ooohhh...cantare ooohhh...volare ooohhh...ricordare... ooohhh!!!





Bonifacio è un cappello che percorre il piazzale e io lo inseguo curiosa con lo sguardo.
Ogni spazio si apre come una sorpresa e il mare è lo sfondo blu, chiaroscuro costante, movimento che accompagna la luce e il buio.
Si ascolta dentro, continuo e senza stacco, ricordo dorato, vacanza sogno reale, rivive ad ogni arrivo e ad  ogni partenza.
Porto alto, scogliera d'amore, musica e poesia.

Sei ormai sciolto come sale dentro me. Quando l'alchimia ha avuto inizio il sole era già alto e la mia luce ha cominciato ad intuire la fine, perchè dentro ogni principio si può trovare anche il suo compimento.
Ora non mi fermo e come onda del mare mi dissolvo nel buio notturno, mantello invisibile, ma sicuro.




martedì 19 aprile 2011

Fuggevole tocco





Quello che mi mancava era  quel particolare tocco, quel contatto prolungato più del solito...
una scarica elettrica, un bisogno di farsi sentire ancora
per un'ultima volta,
prima di partire e andare via dentro il sogno...
...mentre fuori,"dall'altra parte della medaglia", probabilmente non eri  mai partito e ti sei avvicinato a me solo per coincidenze casuali, un piccolo passo di danza vicino alla mia orbita e alle sue piccole costellazioni chiare e cristalline.