giovedì 30 agosto 2012

Diario dei giorni (2)




Quando si fallisce in qualcosa può voler dire che altre porte si aprono...

Io me lo sentivo già da qualche giorno che non mi avrebbero scelto. Sì...per quel colloquio di lavoro di cui ho accennato due post fa. Non era niente di speciale come tipo di  impiego, ma era part-time e si trattava di lavorare in un negozio che mi piace moltissimo. Era un posto come cassiera a Maisons du Monde, una grande  catena francese  di arredamento, qualcuno ci voi sicuramente la conoscerà.

Il part-time era comunque organizzato a rotazione e mi avrebbe creato non pochi problemi nella gestione famigliare: senza nessun parente vicino avrei dovuto assumere un baby sitter per andare a prendere la bambina a scuola, ma non sempre...
Inoltre mi rendo conto che non ho una vera esperienza  nel settore, per questo avranno scelto qualcuno più qualificato di me.
Doveva andare così, io credo...intanto continuerò a cercare e proverò ad inventarmi qualcosa per lavorare da casa.







Rileggendo il diario del mattino di qualche mese fa, mi accorgo che la me stessa del passato può diventare l'insegnante  più adatta per calmarmi e per  rendermi più fiduciosa ora. 




Eccola:


 "La notte sembra azzerare tutto a volte. Mi sveglio come se avessi dimenticato una buona parte di quello che mi ero proposta di fare. Ma una cosa è chiara su tutte.  La creatività espressa nella pittura, nel disegno e nella poesia è la mia via.
Siamo andate a piedi a scuola stamattina e mi ha fatto bene. Elisa era già pronta, prestissimo, perché  aveva preparato tutto già dalla sera prima. Mi piace molto camminare, rallentare il ritmo per comprendere anche i buchi e la pause di certe attività quotidiane.
Sono stanchi i ragazzi della scuola e io sono stanca con loro.
Inoltre sono stanca di arrivare alla fine del mese senza nemmeno un soldo costretta ad usare il bancomat più di un paio di volte. La paura che tutto quello che si ha può finire ed esaurirsi è reale.
Ma ancora più vivida e reale è la consapevolezza che qualcosa sta cambiando: è una sensazione diffusa, ancora troppo incerta per poterla chiamare in un modo definito. Io, nel mio piccolo, mi accorgo che cos'è in fondo l'autentica povertà.
Mi sento povera perché non posso comprare niente che non sia l'essenziale, perché devo fare economia, perché il portafoglio è vuoto...
Eppure camminando per la strada, per la mia magnifica "Via dei tigli", mi accorgo di mille cose cadute dagli alberi, oggetti di recupero che la natura dà senza preoccuparsi del dopo, migliaia di legnetti, bastoncini, foglie, fiori, suoni che arrivano alle orecchie, cinguettii infiniti, sole che scalda piano piano...
Ora non ho fame, ora sono coperta
non ho freddo, ora posso riposare su un letto comodo, entrare in una casa accogliente.
Già, me ne rendo conto, mi accorgo della generosità infinita della natura perché sto bene, perché ho delle basi dalle quali partire.
Mi attraversa un brivido nella schiena se penso che qualcuno e non solo qualcuno non parte con una base sicura. Ecco, dove può arrivare il confine?
In quale punto può diventare insopportabile non avere niente?
E' un argomento non facile e  complesso, lo so. Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno."

18/05/ '12


lunedì 27 agosto 2012

Oggi è un giorno blu



Oggi è un giorno blu
che scorre come un fiume
senza intoppi...

pic by  deviantart




















27/ 08/ '12

Stamattina mi piace fare pulizia  e ordine tra le mie cose per vedere più chiaro. Si accumulano cose, foglietti, scontrini, parole, idee...
Poi si arriva ad  un certo punto che bisogna per forza di cose riordinare, togliere, tenere solo quello che conta davvero.

Dovrei fare così anche con i miei progetti. A volte sono troppi e si intersecano uno sull'altro creando una gran confusione.
Ma oggi ho voglia di semplificare, di tagliare via le foglie secche, di guardare obbiettivamente quello che ho costruito senza giudizio e con ottimismo.

Vorrei non avere paura di rischiare, di fare entrare il nuovo con le sue instabili varianti nella mia vita, ma so che le paure fanno parte della vita come tutte le altre emozioni.


Le paure sono una tinta o  una sfumatura
con un accento più marcato, 
un lampo che porta via e passa inosservato

sono solo toni  diversi di colore
che si uniscono per dar vita alla bellezza,
all'intenso profondo sentire.



giovedì 23 agosto 2012

Risoluzione








In questi giorni non mi è facile stare molto alla postazione pc, sia per il caldo afoso, sia perché spesso è occupata dagli altri membri delle famiglia.
Ritornerò presto...quando tutto si riempirà di aria fresca e quando i tempi torneranno a dividersi, quando arriverà l'inizio della scuola...
Io intanto andrò a giorni  fare un colloquio di lavoro, ma per ora non dico niente...per non disperdere l'energia.

Risoluzione è una parola che ancora una volta, come un anno fa, è saltata fuori quasi da sola.
E' una parola che mi fa pensare ad un lavoro completato, ad un nuovo passo avanti verso la comprensione.


Chiarezza del cielo e la mente si fa più risolutiva,
forza nel centro delle montagna
e  ascolto messaggi interiori

Luce che passa attraverso gli alberi
tra rami mobili che emettono suoni
sotto i soffi del vento

e irradio energia luminosa 
che s' apre in un sorriso per te, per voi...
in un unico concerto che non si fermerà.








mercoledì 15 agosto 2012

Viaggi nel tempo




Amo molto questa poesia di Derek Walcott.



Amore dopo amore

 Tempo verrà in cui, con esultanza, 
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio, 
e ciascuno sorriderà al benvenuto dell'altro

e dirà: siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore 
a se stesso, allo straniero che ti ha amato 

per tutta la vita, che hai trascurato
per un altro, e che ti conosce a memoria.
Dallo scaffale prendi le lettere d'amore,

le fotografie, le note diperate,
strappa dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E' festa. Banchetta con la tua vita.


Si trova stampata sulla pagina precedente il prologo del magnifico e appassionante libro che sto leggendo in questi giorni e che, purtroppo, sto quasi finendo!


Immagine tratta dal film: " Un amore all'improvviso"



Si tratta di: "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger

Se non lo avete già letto ve lo consiglio soprattutto se amate farvi domande sul tempo che passa, sul destino e sul libero arbitrio, ma anche se vi capita di credere che un'unica  infinita  relazione d'amore possa  snodarsi e coesistere  su diversi piani temporali.




Mi è venuto in mente un sogno che feci l'estate scorsa e che scrissi sul mio quaderno il giorno dopo.



Sogno di una notte d'estate

Sfiorando lo strascico di un abito da sposa mai indossato

mi avvicinano alla memoria di un sogno lontano 
che mi ha lasciato un impercettibile senso di sé.

Mi ritrovo dalla parte opposta del tempo 

e cammino all'indietro sapendo che voglio solo raggiungerti.
L'attesa non è lunga e arrivi tra infiniti baci, sorrisi
 e bicchieri sparsi su tavoli imbanditi.

Nell'attimo in cui rimaniamo soli, mi inviti a bere con te.

Prendo l'unico bicchiere capovolto e tu mi versi il vino bruno, rosato.
 Vuoi bere dal mio stesso bicchiere ma io ti fermo ricordandoti che l'invito era per me.


Per potere fare una bella fotografia bisogna essere pronti e veloci, 

capaci di cogliere l'attimo che se ne va come un sogno, 
perla preziosa portata via da sirene sempre in movimento, 
perla luminosa dono di un istante che non ritorna.

8 luglio 2011






Buon viaggio, buone vacanze e felici giorni di riposo! :-)

giovedì 2 agosto 2012

Ore d'estate



1 agosto 

D'estate le ore del mattino del mattino volano via veloci, 
mentre quelle del pomeriggio rallentano in un inchino 
che è un po' un invito a provarci ancora nonostante tutto.

Poi arrivano le ore della sera preziose, dorate, le più belle...
dentro un confine che non si nota si sciolgono nella notte
ancora incoronata da  una chiara luna piena.




Ricordi di luglio

Dentro un solo silenzio intervallato da suoni e parole
ho abbracciato il piccolo tempo di un pomeriggio estivo.

Ho portato a casa un frammento di questo sole, 
di questa coperta di sale.

Tintinnano cubetti di ghiaccio
 mentre  le nostre  mani si dimenticano di noi. 

Vivono una nuova  vita, 
inseguono avventure di   parole 
costruite  come castelli in bilico tra 
due regni di carte ritagliate a forma di farfalla.

















18 luglio 2012