lunedì 28 novembre 2011

C'è un momento dell'anno...

"I sogni, quando sono luminosi,
diventano dei messaggeri divini"




Cambio d'abito e mi sento diversa.

Un cappottino lungo e stretto mi fascia le curve del corpo e nel momento in cui esco fuori  all'aperto evoca magia di tempi diversi.
 Avanzo  come fossi seduta in alto sul dorso di un cavallo: la schiena è diritta e lo sguardo diretto e sicuro. 
Il giorno con il suo vento imprevedibile accarezza la pelle e risveglia. Il passato e il futuro si incontrano in un unico istante senza tempo.

C'è un momento nell'anno in cui quell'unica stella brillante nel cielo della sera sembra parlare come musica dentro un sogno rarefatto.
C'è un momento dell'anno in cui i colori caldi sono necessari per accendere calore nei cuori abituati a vedere tutto e troppo.
Ci sono momenti dell'anno in cui si arriva a comprendere che già è tutto fatto, che le difficoltà non esistono e non c'è mai stato un confine tra il bianco e il nero. 
La soluzione è già tra le mani, lentamente le tensioni si sciolgono, tutti gli alberi rimangono spogli e nella loro bellezza si mostrano così come sono.

C'è ancora un momento che mi emoziona, che si moltiplica per cento: l'incontro, l'unione di noi che diventiamo inventori nell'arte della vita.

A volte il silenzio regala più della musica e dà sollievo ad una vita un po' folle, che non si ferma mai. 
Sono un'anima vecchia, antica... un'anima dei tempi passati...
...forse per questo amo il silenzio e nella sua vastità mi dipingo di tutte le gradazioni dell'oro.


mercoledì 23 novembre 2011

Biglietto d'auguri fai-da-te





Mi sorprendo ad osservare Elisa, la mia bambina di 7 anni, quando si mette a creare entrando in un mondo tutto suo. Domenica ha realizzato da sola  il biglietto d'auguri in occasione del compleanno di papà.
E non vuole nemmeno essere disturbata quando prepara un disegno da regalare alla sua maestra con la tecnica del frottage ovvero colorare con le matite colorate sopra un foglio sovrapposto ad alcune foglie ben appiattite in modo da evidenziarne  la forma e le venature.


Elisa può essere istintiva ed irruenta come un torrente in piena, ma anche tanto creativa e generosa. Crea piccoli disegni, tesori da regalare per dire grazie, per esprimere tutto il suo amore che esce fuori, trabocca dalle mani, dagli occhi, dalla voce, dai sorrisi...
Vorrei tanto che questa sua parte così spontanea e cristallina non venga mai bloccata in nessun modo. Ma so già che non sarà così. Il processo di crescita porterà tantissimi cambiamenti, è inevitabile!  Mi auguro però che questo suo "talento" rimanga sempre intatto e intenso.
L'arrivo di una nuova maestra ha dato ad Elisa un nuovo entusiasmo nell'affrontare la scuola. E' un'insegnante positiva, allegra e stimolante con un ricco bagaglio di esperienze.
Con piacere  mi ritrovo ad osservare quanto  tutto sia  collegato. E' la relazione con l'esterno a far sì che certe corde vibrino e suonino più delle altre!
E questa regola-non regola è versatile ed adattabile ad ogni situazione.
Si adatta anche a mio  figlio che ha da poco iniziato la prima media.  Comprendo quanto  per lui sia più semplice e scorrevole apprendere da un'insegnante positiva e non troppo severa...l'eccessiva serietà e rigidità non fanno  altro che provocare in lui un atteggiamento indifferente e apatico...
Quanta pazienza ci vuole però!



sabato 19 novembre 2011

Fra il sole e l'ombra...




I sogni rimangono addosso e aggiungono sfumature argentate alla vita di un sabato mattina come tanti.

Il tempo passa e mi ritrovo cambiata! Sono più disincantata e amo la vita semplicemente come viene. Mi sento un pochino  più saggia perchè dopo avere fatto gli stessi errori non si può che imparare e dopo avere percorso decine di volte lo stesso tragitto non è più il caso di perdersi.

Sono grande e non cado per un soffio di vento. Il tempo mi ha temprata e il mio viso porta i segni della vita, delle stagioni, una sovrapposta all'altra, ad ogni giro uguale ma diversa, frammento che non può mancare nell'insieme che sto osservando.

Non ha contorni precisi e mi viene in mente che è stimolante mettersi sul confine, rimanere a metà tra il sole e l'ombra, come fanno alcune mamme all'uscita della scuola...
I discorsi sono aperti, in sospeso...anche perchè il giusto momento per attraversare il confine arriva senza avvisare.

Poi  mi giro verso di te e sorridendo dico: " ...era tutto qui?" 
Si è acceso un lampo e io so che già lo sapevo.

Spesso le difficoltà risiedono solo nella nostra mente.




martedì 15 novembre 2011

Momo ascolta...


"Per l'estrazione delle cose segrete del cuore non esiste altra via che la silice e l'acciaio dell Ascolto e non vi è ingresso nel cuore se non attraverso l'anticamera delle Orecchie"
 (Al- Ghazzàlì - Le culture della visione 2)





"Momo ascoltava tutto e tutti: cani e gatti, grilli e rospi, sicuro, anche la pioggia e il vento fra gli alberi. E con lei ogni cosa parlava il proprio linguaggio.
A sera, talvolta, quando i suoi amici se ne erano tornati a casa, sedeva a lungo immobile e sola, nel gran cerchio di pietra dell'antico teatro, cui sovrastava la volta del cielo scintillante di stelle, con l'orecchio teso ad ascoltare l'immensità del silenzio.
Era come se fosse al centro di un grande orecchio a captare il suono di un universo di stelle. 
E dall'infinito la giungeva una sommessa e pur possente musica che le accarezzava l'anima.
In quelle notti faceva sempre sogni singolarmente belli. E che adesso continua a credere che ascoltare sia cosa usuale, può provare se riuscirà a farlo altrettanto bene."

Michael Ende - Momo - ed. Longanesi



Questo libro è magico.  Lo conoscevo ma non l'avevo mai letto.  Avevo invece letto anni fa "La storia infinita" sempre di M. Ende. 

Qualche settimana fa sul libro di antologia delle medie di mio figlio mi è capitato di leggere un brano di Momo ovvero "L'arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato" ...
Mi ha conquistato in un istante! Ho trovato subito il modo di procurarmelo su Anobii e ora è qui con me.



venerdì 11 novembre 2011

Raccontarsi...

11-11-'11 



Ho trovato la chiave dorata ovvero la possibilità  che aprirà la porta del mistero. 
Un mistero che poche ore fa mi sembrava ignoto  è diventato chiaro.
Certe volte mi sento come una bambina perchè è proprio  la mia parte bambina che si prende cura di me,  che mi suggerisce di sorridere e di affrontare ogni problema con semplicità.
Ed è propio quello che è successo. Le preoccupazioni che mi chiudevano  lo stomaco e la mente a proposito di un quadro su commissione che ormai devo iniziare e portare a termine in poco tempo, si sono placate.
Il tempo che ho a disposizione è pochissimo perchè sono mamma di tre "ragazzi" a tempo pieno e ci metto tanta passione in questo. Così durante l'estate ho rimandato, a settembre ho rimandato, ad ottobre anche...e...
adesso sono qui e so che  non posso più rimandare.
Non devo aver paura di affrontare qualcosa che so fare, non devo avere paura di esprimermi a modo mio e devo smettere di guardare quello che fanno gli altri per sminuirmi e bloccarmi.

Così mi lascio andare ad una modalità più semplice e naturale, lascio che il fiume mi trasporti e non oppongo resistenza.
Finalmente sperimento me stessa così come sono.
L'intuizione è arrivata senza che io lo chiedessi.

E' arrivata nell'arco di una notte di luna piena, nel battito di una musica che cattura il cuore, nel gesto di riporre e custodire l'oro fluido di una luminosa giornata autunnale dentro uno scrigno ricoperto di muschio e terra.
Infine è arrivata nella pennellata bianca e ripetuta, rilassante sfondo del viaggio che porta chiarezza alla mente.
Sorrido:  il lavoro è faticoso e semplice insieme.

giovedì 3 novembre 2011

Il senso dell'incanto




Ora è silenzio. Sono ritornati a scuola e al lavoro. Sono qui sola. I rumori silenziosi dell'essere da soli sono diversi dalla pause silenziose vissute con gli altri. Di ogni momento ho bisogno, dell'uno e dell'altro, come dell'inspirazione e dell' espirazione. 

E' stata una rivelazione improvvisa, inaspettata, illuminante...
...dentro l'arco del tempo di una notte di magia, promesse e speranze andate in fumo per aver fatto troppo prima del tempo, ancora prima dello scoccare della mezzanotte.

Dall'altra parte, dentro le pareti della stanza ho ritrovato mio figlio. Ho masticato tanto i pensieri ma sono ancora intatti. Ho guardato e ascoltato il suo punto più vulnerabile e con l'ansia sono rimasta sospesa. Ho aspettato e con la complicità dell'amore ho ritrovato il mio "piccolo-grande" tesoro: cristallo luminoso alla scoperta della vita, dei suoi piaceri e delle sue delusioni con l'intensità e quel senso dell'incanto che crescendo si perde a pezzetti per la strada.
Ma in fondo non si perde niente: ogni cosa si trasforma e si dà per parteicpare alla vita.

Felice, emozionata, commossa, guardo mio figlio che cresce, che sbaglia, che si emoziona, che si innamora...che scopre il mondo.
Quanto sa essere miracolosa la vita in divenire dentro i suoi opposti, il mistero del non sapere ancora, la spinta che ci fa partire per cercare.

Un bene infinito mi innonda il cuore, scaldandomi l'anima.